giovedì 7 gennaio 2010

Lettera di scuse a me stesso ed al mondo.



Vorrei poter inaugurare questo nuovo anno appena iniziato con una pseudo lettera per poter archiviare l'anno appena concluso e guardare sereno e fiducioso il futuro davanti a me, e questa lettera è indirizzata, per chiedere scusa, a me stesso e al mondo. Non c'è molta differenza tra Antonio e il pianeta. Io sono il mio mondo, perchè esso non è altro che la concretizzazione della mia persona, deglia affetti, delle idee, della mia anima. Ma, paradossalmente, i motivi per i quali io mi scuso, sono opposti tra di loro.
Vorrei chiedere scusa ad Antonio, per aver preteso così tanto da lui, per averlo abbandonato a se stesso e non essergli stato vicino nei momenti più difficili. Non ha mai avuto paura di cadere dieci, cento, mille volte, cosciente del fatto che si sarebbe sempre rialzato, ma lo stato d'animo con cui si rialzava non faceva presagire quella maturazione che la caduta porta con sè. Si è sempre preso troppo sul serio interiormente, arrabbiandosi e stando male con chi non lo capiva e ha sempre trascurato di "curarsi" esteriormente, convinto del fatto di essere esteticamente una "brutta persona" nonostante il parere opposto di svariate persone. Ha sempre catalogato e disprezzato chi era diverso da lui, convinto che le storie ed i vissuti delle altre persone fossero poco importanti, e soprattutto perchè ha sempre odiato quel suo non so che di "femminile" che specularmente ritrovava in quelle stesse persone catalogate. Sa di non essere come loro, perchè ognuno di noi, per quanto lo si collochi in una determinata categoria, rimane sempre una singola persona diversa da ogni altra, ma l'idea che qualcuno lo pensasse tale lo faceva stare male. Proprio quando una di quelle persone lo ha fermato e gli ha detto "se vuoi saperlo sto male anch'io" ha aperto gli occhi per la prima volta ed ha visto un mondo che ha sempre rifiutato di vedere. Chi vive la propria vita secondo un certo modo, magari anche totalmente opposto rispetto al suo, non per forza deve significare che sia una persona immatura e stupida. Non sempre ciò che si vede all'esterno è sinonimo della sostanza contenuta all'interno. Troppo spesso Antonio è stato giudicato, ma per il semplice motivo che era lui stesso per primo a puntare il dito, sia pur con ingenuità e non con cattiveria. Ciò che sta imparando e che continuerà ad imparare è che per essere sereno il primo passo è essere in pace con se stessi, volere bene a se stessi. Per questo ti dico che mi dispiace, Antonio. Mi dispiace dal profondo del cuore, mi dispiace di non aver saputo volerti bene come avrei dovuto, e per questo ti chiedo di perdonarmi.
Allo stesso modo devo chiedere scusa a tutto quello che mi circonda, per essere stato troppo indulgente, per aver donato troppo della mia anima, per aver donato troppo di me a quelle persone che non mi hanno mai meritato davvero, per aver sacrificato tanto di me in favore di altri. Questo mio mondo è stato capace di regalarmi le cose più preziose che io possiedo (la mia vita, una famiglia, la vera Amicizia, i miei sogni) ma anche mi ha messo a dura prova, cercando di insegnarmi quale fosse la giusta via da percorrere per poter vivere. E nonostante abbia troppe volte ignorato i segnali, ora capisco quanto in realtà sia stato un alleato prezioso ed inestimabile, grazie proprio a quelle avversità innestate sul mio percorso. Ed ora chi vorrà entrare nel mio mondo per vivere con me questa grande corsa che è la vità conoscerà (o meglio conosce già) tutto di me, chi invece vuole solo approffitarsi della mia persona per i propri comodi non avrà il minimo spazio. Credo sia finito il tempo in cui il mio mondo era alla mercè di tutti, ora non lascerò più che qualcuno entri e calpesti tutto quello che ho costruito.
Voglio poter dire ad Antonio e al mondo intero: abbiate il coraggio di essere felici.
Antonio, sii felice, guarda sempre avanti e non avere paura.
Io credo in te.